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P.A. e stranieri. Più luci che ombre: bilancio positivo per il progetto Formez

Migliorata sensibilmente l’offerta di servizi. Flamment (Formez): "Assistenza e consulenza, ma anche informazione ed aggiornamento continui" Primi positivi bilanci del "Progetto per la formazione continua dei funzionari della pubblica amministrazione addetti ai servizi agli immigrati", affidato dalla Funzione Pubblica al Formez e realizzato in collaborazione con Stranieri in Italia.

I numeri sono significativi: circa 3000 amministrazioni monitorate; 577 amministrazioni accreditate; tra queste, 15 Regioni, 60 Province, circa 400 Comuni, 65 Asl, nonché molte altre amministrazioni interessate al fenomeno. Un dato rilevante riguarda gli enti territoriali più piccoli, particolarmente bisognosi di sostegno: dei 5.300 comuni con meno di 5mila abitanti, la maggior parte non ha costituito uffici o sportelli dedicati agli extracomunitari.

Il percorso formativo è stato studiato alla luce delle esigenze degli stessi dipendenti pubblici: formazione specifica sulle norme relative all’immigrazione, migliore conoscenza delle lingue straniere, capacità di gestire i rapporti multiculturali. Questa tendenza è evidenziata dai dati di un’indagine realizzata dal Formez in collaborazione con l’Istituto Piepoli in un’area del Paese caratterizzata da un’alta densità di popolazione immigrata: il litorale romano.

Dall’analisi Formez- Piepoli emerge che negli ultimi anni l’offerta dei servizi della P.A. è migliorata sensibilmente, anche se restano evidenti almeno quattro lacune: la scarsa conoscenza delle leggi sull’immigrazione nei vari aspetti (permessi di soggiorno, sanità, trasporti, abitazione ecc.); la scarsa conoscenza delle leggi dei paesi d’origine e la difficoltà a reperire la documentazione necessaria anche a causa dei difficili rapporti con le ambasciate; la vastità della materia e il continuo aggiornamento (se non totale cambiamento) delle norme; il trasferimento di servizi italiani agli immigrati senza definire meccanismi atti a favorirne una fruizione effettiva.

Spiega il presidente del Formez Carlo Flamment: "Il ‘front office’, quando si tratta di immigrazione, è molto impegnativo e delicato: per questo abbiamo pensato ad un’attività ampia, in cui all’assistenza ed alla consulenza si affianchino informazione ed aggiornamento continui".

Quindi il Formez, avvalendosi della collaborazione di Stranieri in Italia, offre alle amministrazioni una serie di servizi: una consulenza telefonica con informazioni su novità normative, prassi amministrative, disponibilità di servizi mirati con soluzioni di casi concreti; una consulenza e-mail fornita da esperti legali che rispondono per via telematica alle domande creando una banca dati dei quesiti più frequenti (faq); una newsletter settimanale sugli aspetti e sulle novità normative e sull’attualità dal mondo dell’immigrazione; una guida cartacea e informatica (tradotta nelle lingue straniere più diffuse in Italia) con norme e consigli pratici da seguire per orientarsi nella legislazione nazionale e locale. Inoltre, per le amministrazioni accreditate sono a disposizione tutors specializzati che personalizzano il servizio aggiornando di volta in volta l’archivio storico di ogni singola amministrazione.

Tra le altre importanti iniziative ci sono inoltre un corso di italiano on line per stranieri; un corso di formazione rivolto al personale dell’azienda sanitaria Grassi di Ostia, per aiutare i funzionari ad interagire meglio con i pazienti immigrati sotto il profilo sanitario, amministrativo e linguistico; uno studio di caso sulle politiche sanitarie rivolte agli immigrati sul territorio; un sito web dedicato; un supporto operativo alla prefettura di Roma, nella gestione delle domande derivanti dal secondo decreto flussi 2006.

Gli uffici della Pubblica amministrazione che volessero usufruire gratuitamente dei servizi offerti dal Formez possono accreditarsi chiamando il numero 0636713202 o inviando una e-mail all’indirizzo: salvatore.immigrazione@formez.it

(5 febbraio 2007)

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