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Corte Ue: assegni familiari anche ai lavoratori stranieri con coniuge o figli in Patria

Roma, 30 novembre 2020 – Hanno diritto agli assegni per il nucleo familiare anche i lavoratori stranieri che hanno lasciato in patria coniuge o figli.

Lo ha riconosciuto la Corte di Giustizia Ue con due sentenze del 25 novembre scorso (causa C‑303/19 e C-302/19). Secondo la Corte uno Stato membro non può rifiutare o ridurre il beneficio di una prestazione di sicurezza sociale al soggiornante di lungo periodo o ai titolari di un permesso unico lavoro, per il motivo che i suoi familiari o taluni di essi risiedono non sul suo territorio, bensì in un paese terzo, quando invece accorda tale beneficio ai propri cittadini indipendentemente dal luogo in cui i loro familiari risiedano.

La Corte di Giustizia ha riconosciuto che la diversità di trattamento prevista dalla normativa italiana è in contrasto sia con la direttiva 109/2003 (soggiornanti di lungo periodo) sia con la direttiva 2011/98 (titolari di un permesso unico lavoro).

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