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Il Papa all’Onu: “Torture e abusi su migranti e molti ignorano intenzionalmente”

Roma, 28 settembre 2020 – “La crisi attuale è un’opportunità: è un’opportunità per l’Onu, è un’opportunità per generare una società più fraterna e compassionevole”. Nel suo ampio intervento in video all’Assemblea generale dell’Onu, cinque anni dopo la sua visita del settembre 2015, papa Francesco ha preso spunto diffusamente del tema della pandemia in atto anticipando anche concetti che andranno a far parte dell’enciclica in uscita tra poco più di una settimana, la “Fratelli tutti”, sulla fraternità umana e l’amicizia sociale.

Per il Papa, le crisi umanitarie sono diventate lo ‘status quo’. E, parlando di migranti, “fatto ancor più grave, in migliaia vengono intercettati in mare e rispediti con la forza in campi di detenzione dove sopportano torture e abusi. Molti sono vittime della tratta, della schiavitù sessuale o del lavoro forzato, sfruttati in compiti umilianti, senza un salario equo. Tutto ciò è intollerabile, ma oggi è una realtà che molti ignorano intenzionalmente!”.

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