Roma, 9 giugno 2021 – Il ministro dell’Interno Lamorgese ha partecipato a Lussemburgo al consiglio Giustizia e Affari interni. Due le sessioni, una di mattina l’altra pomeridiana, con i ministri per la prima volta in una riunione in presenza dopo l’incontro di marzo 2020 e l’ultima sotto la presidenza portoghese (a partire dal 1 luglio subentrerà la Presidenza slovena).
Le sessioni di lavoro hanno offerto un momento di confronto sul tema della gestione dei flussi migratori e del Patto immigrazione e asilo, con un’attenzione particolare all’implementazione del sistema di interoperabilità delle banche dati del settore sicurezza e all’implementazione della Guardia costiera e di frontiera europea.
«Per ridurre la pressione migratoria ai confini esterni europei – ha commentato il ministro Lamorgese – e conseguentemente anche i movimenti secondari all’interno dell’Unione, dobbiamo intensificare tutti i nostri sforzi a livello politico affinché le istituzioni dell’Ue pongano subito mano a robusti accordi di partenariato strategico con i Paesi di origine e di transito dei flussi migratori, a partire dalla Libia e dalla Tunisia, per consolidare i processi di stabilizzazione in atto e per contribuire al loro sviluppo economico».
«Per i Paesi mediterranei riuniti nel gruppo Med5 – ha concluso la titolare del Viminale – è fondamentale che la trattativa sul nuovo Patto immigrazione e asilo segua contemporaneamente, su un doppio binario, i temi legati alla responsabilità e quelli concernenti la solidarietà tra Stati membri con la previsione di un equo meccanismo di redistribuzione dei migranti in Europa».