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Gestione dei migranti, Mimmo Lucano condannato a 13 anni e due mesi

Roma, 30 settembre 2021 – L’ex sindaco di Riace, Domenico Lucano, è stato condannato a 13 anni e due mesi di reclusione dal tribunale di Locri. Il processo riguarda presunti illeciti nella gestione dei migranti.

Le accuse contestate sono di associazione per delinquere, abuso d’ufficio, truffa, concussione, peculato, turbativa d’asta, falsità ideologica e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Nell’ambito di questa vicenda, nell’ottobre del 2018 – si ricorda – Lucano venne anche messo agli arresti domiciliari. L’ex sindaco di Riace è diventato un simbolo dell’accoglienza per migranti e richiedenti asilo. La gestione dei fondi – spiegava il giudice nell’ordinanza di custodia – è stata magari disordinata, ma non ci sono illeciti e nessuno ha mai intascato un centesimo.

“È un momento difficile, mi aspettavo una formula ampia di assoluzione. Non mi aspettavo questa sentenza”. Questo lo sfogo di Mimmo Lucano dopo la condanna a 13 anni e due mesi di reclusione.
Intervistato dal quotidiano calabrese LaCnews24.it spiega: “Io non ho niente, mia moglie fa un lavoro umile pulendo le case delle persone. Mi sono schierato dalla parte degli umili, ho immaginato di partecipare al riscatto della mia terra. Oggi però per me finisce tutto, è stata pesantissima. Non so se per i delitti di mafia ci sono pene simili. Per me è un momento difficile, non so cosa farò”.

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