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Istat: tra il 2011 e il 2019 i cittadini stranieri sono aumentati di circa un milione

Roma, 15 dicembre 2020 – Il lievissimo incremento di popolazione residente in Italia rispetto a dieci anni fa è da attribuire “esclusivamente alla componente straniera”.

Il dato emerge dai primi dati del censimento permanente della popolazione diffusi oggi dall’Istat.

Nel periodo 2011-2019 la popolazione di cittadinanza italiana è diminuita di circa 800 mila unità (-1,5%) mentre i cittadini stranieri sono aumentati di circa un milione (+25,1%), senza considerare che sono più di un milione le acquisizioni di cittadinanza nel periodo 2012-2019 e che già al censimento del 2011 i cittadini italiani per acquisizione erano quasi 700 mila.

I cittadini stranieri risultano in crescita in tutte le regioni della penisola, a eccezione della Valle d’Aosta, mentre sono solo quattro le regioni in cui aumenta anche la popolazione italiana: Lombardia, Lazio, Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna.

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